Nota Farnesina - Caso Luca Ventre
La Farnesina sta seguendo con la massima attenzione la tragica vicenda del nostro connazionale Luca Ventre, deceduto lo scorso 1 gennaio a Montevideo, dopo essersi introdotto nel compound dell’Ambasciata.
Il connazionale, dopo aver scavalcato nelle primissime ore della mattina di un giorno festivo la recinzione dell’Ambasciata è stato fermato da personale di una società di vigilanza locale e da un agente della polizia uruguaiana deputato alla protezione delle sedi diplomatiche.
Appena appreso dei fatti, il personale dell’Ambasciata si è immediatamente attivato recandosi in ospedale e rimanendo in costante contatto con il padre del connazionale, residente in Uruguay, al quale è stata fornita tutta l’assistenza possibile.
L’Ambasciata si è poi immediatamente attivata sia presso la Magistratura uruguaiana che presso quella italiana, che hanno aperto le rispettive inchieste, le quali sono tutt’ora in corso.
La nostra sede diplomatica ha messo a disposizione delle due Magistrature italiana e uruguaiana copia integrale di tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza e conserva gli originali a disposizione di quella italiana.
Su indicazione del Ministro Di Maio, l’Ambasciata a Montevideo continua a seguire il caso con la massima attenzione ed è in costante contatto con le autorità uruguaiane, affinché alla vicenda venga assicurata massima priorità e possa essere fatta piena luce quanto prima su questo tragico evento. Anche la Vice Ministra Del Re ha indirizzato personalmente una lettera ai familiari del connazionale, assicurando la piena assistenza della Farnesina e auspicando che sia fatta al più presto giustizia sul caso.
La Farnesina, in questo doloroso momento, si stringe alla famiglia del connazionale, e continuerà, tramite la propria Ambasciata a fornire ogni possibile assistenza.
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