OSCENO IL CONTINUO OSANNA A QUESTI GENOCIDI DI CONTE E DI MAIO SU FACEBOOK CHE SI PERMETTONO DI BANNARE CHIUNQUE OSI DIRE QUALCOSA DI DIVERSO DA OSANNA A QUESTI COCCODRILLINI FALSI SALVATORI DELLA PATRIA

 

Polonia, una legge contro i blocchi Facebook e Twitter: «Non decidano sulla libertà di parola»

Il premier polacco Morawiecki su Facebook dopo il blocco del profilo Twitter di Trump: «Non consentiamo alla censura». Il ministero della Giustizia sta ultimando la bozza di una legge

Polonia, una legge contro i blocchi Facebook e Twitter: «Non decidano sulla libertà di parola» Il premier polacco Mateusz Morawiecki con Angela Merkel.Entrambi hanno contestato la policy di Twitter e Facebook sui profili di Donald Trump
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La Polonia prepara un progetto di «legge per la protezione della libertà di parola si Internet»; una legge, cioè, sui social media come Facebook e Twitter, per impedire che le piattaforme possano chiudere gli account degli utenti che con i loro post non violano la legge polacca come è successo ad esempio negli Stati Uniti con i profili Facebook e Twitter di Donald Trump. «Gli algoritmi o i proprietari di big tech non dovrebbero decidere quali opinioni siano corrette e quali no», ha scritto il primo ministro, Mateusz Morawiecki, su Facebook all’inizio di questa settimana, senza menzionare direttamente il caso del presidente uscente degli Stati Uniti; «non può esserci consenso alla censura», ha aggiunto. La bozza della legge, ha annunciato il viceministro della Giustizia polacco Sebastian Kaleta, che ne è l’estensore, «è quasi pronta e sarà inviata per ulteriori verifiche governative nei prossimi giorni».

Cosa comporterà la legge sulla libertà di parola

Se il decreto sulla libertà di parola online diventerà legge in Polonia, siti e social network non potranno eliminare contenuti o bloccare account se i contenuti che hanno determinato la segnalazione o il blocco non violeranno la legge polacca. Un utente che si veda bloccato da Twitter o da Facebook potrà fare reclamo presso la piattaforma, che sarà obbligata a considerarlo in 24 ore. Trascorso questo termine potrà presentare istanza al tribunale polacco, che si esprimerà entro 7 giorni (procedura interamente elettronica); se anche il giudice troverà che il blocco è ingiusto, la sentenza giudiziaria sara’ immediatamente valida, con la conseguente sanzione amministrativa da minimo 8 milioni di zloty (oltre un milione di euro) se il social network non riammetterà il contenuto. Sanzione massima prevista: 50 milioni di zloty.

Il «Consiglio per la libertà di parola»

Il testo di legge, secondo quanto ha anticipato il viceministro Kaleta, prevede anche la creazione di un «consiglio per la libertà di espressione»: cinque membri non politici ma tecnici, nominati dal Parlamento per sei anni. Il consiglio «tutelerà il diritto costituzionale alla libertà di espressione su tutti i social network che operano in Polonia», ha detto il ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro. Si punta a fare entrare in vigore la nuova norma a gennaio 2022, secondo Sebastien Kaleta, alto funzionario del ministero della Giustizia incaricato del dossier. La proposta, aggiunge Kaleta, era già stata annunciata lo scorso dicembre, dopo le prime controversie tra Trump e le piattaforme social. Ma ha riacquisito urgenza, nel quadro di un’amicizia molto forte tra Polonia e Stati Uniti, dopo la vicenda del blocco di Donald Trump da Twitter e Facebook. Il governo polacco non è il solo in Europa a esprimere perplessità o contrarietà all’«attacco alla libertà di parola» messo in atto dai social contro il presidente Usa: già la cancelliera tedesca Angela Merkel e il ministro francese dell’Economia si sono espressi in tal senso.

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