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06/09/21

ANCHE LA DIRETTIVA UE SULLA RACCOLTA PREVENTIVA DI DATI DA PARTE DEGLI ISP DI SCHAEUBLE ERA INCOSTITUZIONALE, EPPURE NESSUNA CORTE COSTITUZIONALE EUROPA HA AVUTO IL CORAGGIO DI METTERLO NERO SU BIANCO. L'HA DOVUTO FARE LA CGE QUANDO ERA ORAMAI ASSOLUTAMENTE EVIDENTE CHE SI TRATTAVA DI UNO STRUMENTO TOTALMENTE INEFFICACE.

 

Perché il green pass è anticostituzionale. Paragone all'assalto: vaccino e tamponi, quello che non dicono

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Gianluigi Paragone
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Il lasciapassare approvato ieri, tra le altre cose inserite nell’ultimo decreto «Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche sociali», è politicamente discutibile, è arbitrario, discriminatorio, forse persino anticostituzionale. Intanto perché dà l’idea che la partita delle riaperture dipenda da questo foglietto zeppo di contraddizioni e controsensi (somiglia al governo a pensarci bene), quando invece sarà un altro tassello della burocrazia.

 

Riepilogando. Un vaccino non obbligatorio è uno dei presupposti per un lasciapassare. Ripeto, un vaccino non obbligatorio e questo già basterebbe per chiudere qui la discussione: se una cosa non è obbligatoria, significa che è facoltativa pertanto perché escludere da un qualcosa, fosse anche minimo, chi si sta attenendo alla legge. Ma andiamo avanti.

 

Questo vaccino - non è obbligatorio - è anche gratuito. Giustamente. Ma se è gratuito il vaccino perché bisogna pagare per ottenere una delle altre due opzioni previste, cioè i tamponi e i test sierologici? Avevo proposto due emendamenti: uno per abrogare l’intero certificato, l’altro (come subordinata) che almeno fosse tutto gratuito: respinti. Ho capito che il manovratore non va disturbato e che i vaccini sono il mantra della maggioranza, ma così è discriminatorio perché si agisce sulla disponibilità economica delle famiglie! Chi non si fa il vaccino (non obbligatorio) deve pagare per i tamponi e i test al fine di ottenere il pass, così da spingere le persone a farsi il vaccino. Mi sembra una discriminazione oltre che un controsenso visto che non vaccinarsi non è in contrasto con alcuna norma.

 

Il vaccino però non sempre fa dormire sonni tranquilli al governo, a chi lo sostiene e agli scienziati da talk. A parte la gente che muore dopo aver fatto i vaccini (ma la questione vedo che non li turba particolarmente), ci sono pure coloro che hanno fatto il vaccino, hanno fatto il richiamo e poi vanno in palestra convinti di essere a posto e infettano ugualmente. Perché ci sono le varianti. Toh…

E poi ci sono quelli che fanno il vaccino e non sviluppano anticorpi: siccome a loro il certificato spetta, è un po’ come (seguendo il criterio logico di chi non vuole sentire ragioni) attribuire la patente di untore. Untori patentati, a norma di legge. Non a caso sono costretti a parlare di terza dose: su quali basi non è dato sapere.

Per chiudere, ci sono ragazzi che rischiano di rovinarsi solo perché gli hanno messo in testa che senza vaccino non sono liberi. E dopo un anno in didattica a distanza e lockdown cercano i loro spazi più di ogni altra cosa. 

 

Qui entra così in gioco una informazione telecomandata. La Rai è diventata tv di Stato. L’altra sera Vespa ha fatto un vergognoso processo a Gianni Rivera, colpevole di aver detto che non si sarebbe vaccinato. E siccome il vaccino non è obbligatorio, lo poteva dire oltre che fare. L’aggressione - mi verrebbe da dire il bullismo giornalistico - di Bruno Vespa è stato francamente un pessimo segnale. Quanto l’allungamento dello stato d’emergenza, con relativi poteri, a favore di Draghi: dopo un anno e mezzo com’è possibile parlare ancora di stato di emergenza?
 

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