Quirinale, Mattarella nel 2022, poi Draghi nel 2023. C'è l'accordo. Esclusivo
Quirinale, Mattarella rieletto nel 2022 poi - tutti d'accordo - Draghi Presidente nel 2023
Di Alberto MaggiNessuno lo conferma. Nessuno lo ammette. Nessuno lo dichiara e nemmeno ipotizza a microfono acceso. Ma, secondo quanto Affaritaliani.it
ha appreso da fonti di tutti i partiti della maggioranza e
dell'opposizione di Fratelli d'Italia, un accordo informale e ufficioso è
già stato siglato per votare all'inizio del 2022 Sergio Mattarella
presidente della Repubblica. Da Pd, Lega, M5S, Forza Italia e
FdI spiegano che quella del bis del Capo dello Stato è l'unica soluzione
per evitare un'impasse che paralizzerebbe governo e Parlamento per
diversi giorni e forse settimane, mettendo a rischio il clima di unità nazionale fondamentale per implementare il piano del Recovery.
L'intesa che nessuno può confermare tra Enrico Letta, Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni prevede la rielezione di Mattarella nel 2022 al Quirinale per
consentire a Mario Draghi di terminare la legislatura e arrivare fino
al 2023. Tra due anni, poi, sempre in base all'accordo informale e
ufficioso, subito dopo le elezioni politiche e l'insediamento del nuovo
Parlamento il presidente della Repubblica si dimetterà per eleggere l'ex
numero uno della Banca Centrale Europea al Colle. La soluzione ideale,
secondo tutte le fonti interpellate, sarebbe quella di Draghi Capo dello Stato subito, ma la legislatura termina l'anno successivo e quindi serve uno sforzo di Mattarella, un anno ponte che traghetti il Paese verso le elezioni per il nuovo Parlamento.
"Il Presidente verrà rieletto al primo scrutinio con il 90% dei voti. E' l'unica soluzione", spiega un senatore Dem di lungo corso. "Matteo (Salvini, ndr)
è d'accordo e ne ha parlato con Berlusconi", spiegano dalla Lega. "La
strada è segnata, non ci sono alternative al bis di Mattarella", afferma
un deputato governativo 5 Stelle. "Se sono tutti d'accordo ci siamo
anche noi", sottolineano da Fratelli d'Italia. Insomma, la partita del
Quirinale - nonostante quel "nel 2022 mi riposerò" di Mattarella
pronunciato qualche settimana fa, sembra davvero scritta. Salvo
improbabili colpi di scena, Mattarella bis per un anno, poi elezioni e, chiunque vinca - altro punto chiave dell'intesa informale - Draghi al Quirinale.
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