India, gli "intoccabili" della casta bassa lavorano raccogliendo escrementi umani e vengono trattati come animali
Lo ricorda, denunciando il fenomeno altamente discriminatorio, un rapporto di Human Rights Watch.
Intervistate più di 135 persone, tra cui più di 100 persone attualmente
o precedentemente impegnate come spazzini di rifiuti organici umani.
Nelle zone dell'India in cui vene ancora praticata la regola della
"intoccabilità" delle persone appartenenti a caste inferiori, il cibo
viene gettato per terra di fronte a loro. Come si fa con i cani
Minacce, violenze e ritenute sui salari. Il rapporto di 96 pagine si intitola "Pulizia manuale dei rifiuti umani, casta e discriminazione in India" e documenta la natura coercitiva di questo lavoro che coinvolge migliaia di persone in tutto il paese che appartengono ai dalit, cioè "gli intoccabili", gli oppressi insomma, gli appartenenti allo strato più basso della rigorosissima piramide castale indiana. In tutto il paese gli "spazzini manuali" addetti alla raccolta giornaliera degli escrementi umani, portarlo via il letame in cestini di canna per lo smaltimento. Le donne di questa casta hanno l'ingrato compito di raccogliere fisicamente gli escrementi, mentre gli uomini fanno la pulizia delle fognature e delle fosse settiche. Il rapporto di HRW descrive anche le minacce e le violenze che queste persone sono costrette a subire, oltre che alle ritenute illegittime sui dalari da parte dei funzionari locali, in caso di inadempienza.
Trattati come bestie. Nel 2014, HRW ha intervistato più di 135 persone, tra cui più di 100 persone attualmente o precedentemente impegnate come spazzini di rifiuti organici umani, negli stati indiani del Gujarat, Madhya Pradesh, Maharashtra, Rajasthan e Uttar Pradesh. Alle donne che puliscono servizi igienici a secco nelle zone rurali spesso non vengono pagati gli stipendi, ma avanzi di cibo. E' una pratica abituale. Oppure vengono pagate con il grano durante il raccolto, o anche con vecchi vestiti durante i periodi di festa, oltre all'accesso al terreno privato per il pascolo del bestiame e la raccolta di legna da ardere. Nelle zone dell'India in cui vene ancora rigorosamente praticata la regola della "intoccabilità" delle persone appartenenti a caste inferiori, il cibo viene gettato per terra di fronte a loro. Come si fa con i cani.
Tenuti fuori da tutto. Le autorità locali sono spesso complici della discriminazione nei confronti degli spazzini, afferma il rapporto di Human Rights Watch. Che ha documentato anche casi in cui i Consigli di villaggio o Amministrazioni comunali si sono impegnati nel reclutamento di persone appartenenti alla casta dei dalit per pulire aree di defecazione all'aperto. In aggiunta, chi fa questo lavoro può anche subire discriminazioni in altri aspetti della loro vita, compreso l'accesso all'istruzione, alle fonti d'acqua della comunità, alla casa, al lavoro. HRW ha scoperto che la polizia e le altre autorità non riescono ad agire per i reclami da parte spazzini manuali che sono stati minacciati con la violenza, sfratto e altri reati. "Le persone lavorano come spazzini manuali perché la loro casta è previsto debba avere questo ruolo, sebbene siano in grado di svolgere qualsiasi altro lavoro - ha detto Meenakshi Ganguly, direttore dell'area Sud Asia di Human Rights Watch - questa pratica è considerata una dei peggiori simboli superstiti della intoccabilità, perché rafforza lo stigma sociale che queste caste sono, appunto, intoccabili e perpetua la discriminazione e l'esclusione sociale".
Le gravi conseguenze per la salute. Le violazioni dei diritti subite da persone che praticano il lavaggio manuale delle zone dove si concentrano escrementi umani si rafforzano a vicenda, afferma Human Rights Watch. Avere a che fare ripetutamente con escrementi umani senza protezione può avere gravi conseguenze per la salute, senza contare la nausea costante con mal di testa, malattie respiratorie e della pelle, anemia, diarrea, vomito, ittero, tracoma, e avvelenamento da monossido di carbonio. Queste condizioni sono aggravate dalla malnutrizione diffusa e impossibilità di accedere ai servizi sanitari. Al momento, non ci sono indagini complete governative che rappresentino con precisione il quadro generale del fenomeno. La Corte Suprema dell'India ha comunque confermato che è "evidente come la pratica non accenna affatto a diminuire."
La violazione della Costituzione. La Costituzione indiana vieta la discriminazione basata sulle caste, pratica nota come "intoccabilità". Nel 2013, il Parlamento indiano ha emanato norme che vietano tutte le pulizie manuali degli escrementi. La legge ha inoltre riconosciuto un obbligo costituzionale di correggere l'ingiustizia storica e l'umiliazione subita da queste comunità, fornendo sostentamento alternativo e altre forme di assistenza. Nel marzo 2014, la Corte Suprema dell'India ha stabilito che pulizia manuale viola il diritto internazionale dei diritti umani. Il giudice ha chiesto un rimedio efficace. Il nuovo governo indiano eletto nel maggio si è impegnato a rispondere alle esigenze delle comunità emarginate in India, ma deve ancora adottare nuove misure per porre fine al lavaggio manuale delle aree dove viene praticata la defecazione all'aperto.
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