Obbligo vaccinale, M5S: Il decreto è irricevibile, forzatura governo spacca il Paese
“Dopo aver dovuto attendere tempi giurassici, il decreto sui vaccini è stato ufficialmente licenziato e il nostro giudizio è netto: questo testo è irricevibile. Il governo, invece di spiegare adeguatamente quanto e perché le politiche vaccinali sono fondamentali, sceglie di puntare direttamente su un approccio coercitivo che crea una pericolosa spaccatura nel Paese”. È quanto affermano in una nota i deputati in commissione Affari Sociali e i senatori in commissione Igiene e Sanità del Movimento 5 Stelle. “Hanno triplicato” prosegue il M5S “il numero dei vaccini obbligatori, portandoli a 12 – una cifra che non ha eguali in nessun Paese europeo -: tutto questo quando in Italia non è stata registrata una situazione di emergenza epidemiologica tale da giustificare una decisione così estrema e senza che siano state minimamente motivate, per tempo e diffusamente, le ragioni che li hanno spinti a tanta drasticità . Ma c’è di più: non si parla solo di inasprimento delle sanzioni, ma si arriva alla possibilità di segnalare i genitori inadempienti rispetto al calendario vaccinale al tribunale per i minori. In sostanza è prevista la possibilità di perdere la patria potestà ? Questo approccio coercitivo esaspera gli animi e rischia di innescare un clima di ulteriore scontro tra Stato e cittadini e tra opposte fazioni. Il governo ha deciso di forzare la mano per ragioni che non ha avuto nemmeno la decenza di chiarire attraverso campagne informative. Di fronte alla presenza diffusa di notizie e interpretazioni false o parziali sulle vaccinazioni il governo, invece di fare chiarezza e sciogliere i dubbi, ristabilendo un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, ha scelto di agire solo a valle del problema, imponendo l’obbligo. Di massicce politiche di contrasto alla disinformazione sui vaccini non ne abbiamo vista nemmeno l’ombra. Un’altra via era ed è possibile, ma il governo” proseguono “ha deciso di non sentire ragioni e di andare dritto la sua strada senza neppure provare a instaurare un clima di confronto e ascolto nel Paese. Quel modello di ascolto, confronto, accompagnamento – con tanto di clausole di salvaguardia, in caso di rischio accertato di epidemie-, per ottenere le massime coperture vaccinali, che caratterizza l’approccio della raccomandazione e che il MoVimento sostiene e ritiene essere il più equilibrato”.
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