Green Pass: la falsa sicurezza degli schiavi elettori

 

Green Pass: la falsa sicurezza degli schiavi eletti

Dalla stella gialla all’etichetta verde

Di Giacomo Ferri, ComeDonChisciotte.org

Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio. […] Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”.
Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. […]
[…] Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale”.

Primo Levi

Cercando “Green Pass” sul motore di ricerca più noto [1], appare alla nostra destra un’informazione che riporta all’origine di questo documento, ovvero ad Israele e, cliccandoci sopra, si apre una pagina di Wikipedia dove possiamo leggere il nome originale di questo attestato: התו הירוק, che tradotto significa “etichetta verde” [2].

È bizzarro, ad un primo e superficiale sguardo, appurare come chi ha subìto l’applicazione della “stella gialla” abbia ideato l’”etichetta verde” senza porsi (?) il problema, o il dubbio, se un sistema come quello avrebbe potuto dare seguito a situazioni discriminatorie o dittatoriali e qua mi fermo, perché altre elucubrazioni rischierebbero di essere male (o fin troppo bene) interpretate.

Quello che ormai, a sempre più persone, salta agli occhi è il lato discriminatorio del lasciapassare che, giorno dopo giorno, si distanzia dal lato sanitario e sempre più si avvicina alla nuda imposizione politica. Se il nobile, ed unico, intento è quello di proteggerci e limitare la diffusione del virus, assumono toni foschi tutte le sfumature che con la prevenzione e la scienza hanno poco a che vedere; a questo punto i più accaniti sostenitori del lasciapassare verde potrebbero domandare “ma cosa stai cercando di dire?” ed ecco, di seguito, quello che è il mio pensiero a riguardo.

Assunto che questi farmaci non diano immunità, come invece veniva sostenuto all’inizio, e che i vaccinati possono essere contagiati e contagiare allo stesso modo dei non vaccinati, nonché dare vita a mutazioni vaccino-resistenti [3][4][5][6], e questo lo dicono anche gli stessi esperti da salotto televisivo, che vediamo ogni giorno scambiarsi le poltrone nelle trasmissioni di approfondimento e dibattito, non possiamo non notare in questa affermazione che si va creando una gravissima dinamica: il Green Pass spinge, inconsciamente, le persone ad una falsa tranquillità.

Mi spiego meglio. Partiamo dal presupposto che non tutte le persone si aggiornino, e/o abbiano voglia di aggiornarsi, circa i continui cambiamenti di rotta dell’informazione (scienza?) e molti abbiano smesso di seguire gli approfondimenti ed anzi, spesso, sentano un senso di rigetto da notizie di un certo tipo, quasi a volere un ritorno alla normalità; questo rigetto fa sì che essi prendano, per buone, le affermazioni iniziali che accompagnavano il battage vaccinale e che garantivano il raggiungimento dell’immunità una volta vaccinati e, ahimè, spesso si continua su questa linea, parlando ancora della, improbabile nonché illusoria, immunità di gregge [7]. La conseguenza? Che queste persone sono più inclini ad infrangere quelle regole, giuste o sbagliate che siano, che hanno caratterizzato gli ultimi 20 mesi della nostra vita, accompagnando il tutto dalla frase “tanto sono vaccinato”.

Il governo dovrebbe essere lapidario su questo punto e dichiarare pubblicamente, in più di un’occasione, che il lasciapassare non è né un attestato di esenzione dalla malattia e né un certificato di buona salute, ammettendo che chi si vaccina può contagiare ed essere contagiato (ed ammalarsi) come chi non è vaccinato, invece di dichiarare il falso (il falso scientifico) come hanno fatto sia il Presidente del Consiglio Draghi [8] e sia il Presidente della Repubblica Mattarella [9] con le loro recenti dichiarazioni pubbliche, ma questo significherebbe rimangiare ciò che è stato fino ad ora affermato e mettere a repentaglio la campagna vaccinale e loro non se lo vogliono e non se lo possono permettere, d’altronde hanno dei contratti da rispettare: vi ricordate le 255 milioni di dosi di cui parlavo in un mio altro video e articolo? [10] [11]

Cosa avverrà, dunque, nei prossimi mesi? Lo sappiamo benissimo e lo possiamo continuamente leggere tra le righe e non solo, dato che i media del mainstream stanno fomentando avversione e divisione tra le persone, creando e solidificando la convinzione che se le persone vaccinate si ammalano, o più semplicemente vengono trovate positive, è per colpa dei non vaccinati che li hanno contagiati. Con l’arrivo della consueta stagione influenzale (esiste ancora l’influenza? [12]) e con i vaccinati che si ammaleranno ed avranno sintomi come tosse, raffreddore, dolori ossei, diarrea, mal di testa e/o la perdita momentanea del sapore e dell’odore, ripartirà la solita campagna terroristica atta a mettere all’indice gli egoisti che non si sono vaccinati, con modalità in linea con la narrativa manzoniana del “dagli all’untore” e si ripercorrerà, ancora una volta, tutta la fastidiosa trafila della precedente stagione influenzale, ma con un aumento esponenziale dell’odio.

Nel frattempo, dagli USA, stiamo assistendo al tentativo di creare le basi per rafforzare sia la divisione in schieramenti (vaccinati contro non vaccinati), che a distrarre sia dalle reazioni avverse dei sieri sperimentali, sia dall’inefficacia di quest’ultimi, con messaggi che potremmo inquadrare in quelle forme manipolatorie che si chiamano “Programmazione Predittiva” e “Programmazione Neurolinguistica”.
Il nuovo sistema informativo, previsione di ciò che accadrà anche in Europa, Italia in primis, è quello di spostare l’attenzione su un’altra pandemia, ovvero la “pandemia dei non vaccinati [13], imputando a questi ultimi addirittura la diffusione di varianti vaccino-resistenti, un’affermazione illogica e antiscientifica di proporzioni colossali!

Tornando al lasciapassare, che io chiamo “lasciapassare ariano”, in Italia siamo difronte ad un unico europeo, in tutto e per tutto. Negli altri Paesi, dove è entrato in vigore, le restrizioni sono assolutamente il linea con la prevenzione del contagio, unico neo la Francia che, dopo un primo exploit tirannico, con l’obbligo del “pass sanitaire” esteso genericamente ai supermercati, impedendo quindi il normale approvvigionamento del cibo, ha dovuto fare marcia indietro, a seguito di scontri e manifestazioni, e correggere il tiro con la dicitura “[…] grandi negozi e centri commerciali con più di 20.000 m² di superficie […]” [14].

A questo punto resta l’Italia, che lo ha reso obbligatorio prima ai sanitari, poi agli insegnanti, agli studenti universitari e, infine, a tutti i dipendenti pubblici e privati, nonché imprenditori che svolgono lavoro saltuario, creando (volutamente) confusione e costringendo, in modo bieco, le persone a correre ai ripari, molte delle quali vaccinandosi contro la propria volontà [15].

Direi che l’articolo 1 della Costituzione Italiana dovrebbe essere corretto, perché ha perso la sua forza ed il suo senso, da “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” a l’Italia è una Repubblica plutocratica fondata su un vaccino sperimentale.

Non è un’affermazione fine alla provocazione, ma il risultato della lettura degli avvenimenti degli ultimi 20 mesi, ricordando ciò che dicevano gli esperti e i media già nei primi mesi di epidemia, anziché “cerchiamo una cura” sentivamo la stessa, costante, tiritera “troviamo un vaccino”, quando per logica e cronologia di eventi, difronte ad una nuova malattia, prima si cura e poi si previene e, come sostiene (sosteneva?) la letteratura medica e scientifica, “non si vaccina durante un’epidemia” affermazione maturata proprio per evitare lo sviluppo di mutazioni vaccino-resistenti di cui ho già accennato.

Tutto ciò è stato progettato, realizzato e promosso, con un’abile applicazione della Finestra di Overton, il tutto infatti girava, e gira, attorno alla volontà di vaccinare e non di curare ed il Green Pass è l’ultima evidenza, proprio per la sua ambiguità e, di conseguenza, del suo utilizzo sbagliato.
Dobbiamo, altresì, ritenerci fortunati di non essere al cospetto di un virus mortale, ma di uno che provoca in minima percentuale una malattia e che tale malattia, curandola tempestivamente, può essere risolta veramente come una qualsiasi influenza.

I numeri che reggono questo meccanismo sono talmente bassi che sono costretti a dare l’allarme quando i positivi raggiungono l’impressionante cifra di 200 su 100.000 testati (?!), perché la difficoltà è proprio quella di avere cifre più alte, specialmente in estate! Ma attenzione, a seconda della stagione, la percentuale dei malati veri (sintomatici) talvolta è inferiore al 10%, pertanto il sistema è come se attuasse le restrizioni colorate per 15/20 malati su 100.000 invece di 200! Come se non bastasse, abbiamo appurato che questo sistema fallace non distingue chi si tampona più volte a distanza di 48 ore, ovvero coloro che, essendo positivi asintomatici, continuano a farsi tamponare fintanto che il test non dà esito negativo e quindi si sommano ai malati, compresi loro stessi, per tutte le volte che sono risultati positivi nel dato periodo [16].

Parlando poi delle percentuali, venute fuori in questi mesi, sui dati di falsa positività dei vari test, a seconda dell’esperto che ha trattato l’argomento, si va dai più fedelissimi al sistema che sostengono la rarità dell’errore del test PCR e dei tamponi (ricordate il tampone al ministro Lamorgese? [17]), a quelli che ne evidenziano un 20/30% di margine di errore [18], fino a coloro che ipotizzano anche un 95% di errore, come dichiarò il dott. Scoglio un anno fa [19]. Da qui dobbiamo ragionare sul fatto che i reagenti, gli anticorpi, utilizzati per individuare il Sars-Cov2 reagiscono anche agli antigeni di altri virus, similari, compresi alcuni virus influenzali ed alcuni legati al raffreddore; detto questo, se ci aggiungiamo, stando bassi, che il 15/20% dei positivi in realtà sono falsi positivi a cui dobbiamo, naturalmente, aggiungere un’ipotetica percentuale X di falsi negativi, siamo in una situazione che, paradossalmente, ha più spigoli vivi da scansare che superfici piatte su cui camminare.

Vien da sé, a questo punto del discorso, affermare non solo che il lasciapassare verde non sia necessario, ma sia assolutamente pericoloso e potenziale causa di contagi che si possono creare proprio laddove è richiesto per legge ed è possibile immaginare come saranno additati esclusivamente coloro che non sono vaccinati, essendo i vaccinati esclusi dal sistema dei test e dei tamponi.

A conclusione di quanto detto nasce una provocazione, alla quale faccio le seguenti premesse:

1) appurato che non vi sia alcun obbligo vaccinale ma solo di esibire il Green Pass (volontario e su richiesta), documento acquisibile anche attraverso vari test, oltre che per guarigione dalla malattia, fino alla sua naturale scadenza, come espresso chiaramente all’inizio dei vari articoli del D.L. 127 [20], ovvero il 31 dicembre 2021 o, più probabilmente, al 31 gennaio 2022, data in cui terminerà di fatto lo stato di emergenza nazionale iniziato il 31 gennaio 2020 (12 mesi, prorogabile al massimo per altri 12);

2) appurato che il “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”, ovvero l’art. 81 del 9 aprile 2008 [21], indica che il datore di lavoro è obbligato a rendere sicuro il posto di lavoro, anche a livello di prevenzione, per tutti i dipendenti;

3) acquisito che vaccinati e non vaccinati sono potenzialmente contagiosi e contagiabili allo stesso modo;

4) ammesso che il Green Pass sia stato realizzato per garantire la salute, per prevenire il contagio ed evitare la diffusione del Sars-Cov2.

Non dovrebbero i dipendenti tutti eseguire continui test per certificare il loro stato di salute?

Non si dovrebbe evitare la discriminazione (i virus non discriminano) tra vaccinati e non vaccinati?

Non dovrebbero i test, qualsiasi essi siano, rientrare nei requisiti della sicurezza aziendale e quindi essere messi a disposizione per tutti dall’impresa stessa?

Ma se tutti si facessero i tamponi, o i test, cosa succederebbe quando inizierebbero ad arrivare gli esiti positivi anche tra i vaccinati?

Quanti vaccinati si ribellerebbero a questa ipotesi sostenendo la loro superiorità sanitaria rispetto ai non vaccinati?

Quante aziende continuerebbero a richiedere i test ai dipendenti quando si vedrebbero chiudere interi reparti per la presenza di positivi nel luogo di lavoro?

Concludo con l’ultima domanda aperta: quando si capirà che la positività ad un virus non significa malattia e che è inutile continuare a reggere su un sistema fondato su un castello di carte antiscientifiche?

Tra l’ambiguo Green Pass, le quarantene e le semi-quarantene; la malattia facilmente curabile a casa e le cure ospedaliere dall’esito incerto; il castello di carte dei tamponi ed il vaccino sperimentale di cui non conosciamo gli effetti collaterali; dopo quasi due anni di follie ed abusi governativi, mi sento pacificamente di dire che la miglior soluzione adottata (con i migliori risultati avuti) è stata quella di quei Paesi, come la Svezia, che hanno preso atto, fin da subito, del tipo di malattia con cui avevano a che fare ed hanno deciso di non chiudere, non imporre mascherine, vaccini e quant’altro, suggerendo il tipo di comportamento da tenere e lasciando che la vita, in tutte le sue sfaccettature, continuasse per la sua strada.

BOICOTTA IL GREEN PASS [VIDEO]

Di Giacomo Ferri, ComeDonChisciotte.org

NOTE

[1] https://www.google.com/search?client=avast-a-1&q=green+pass&oq=green+pass&aqs=avast.0.69i59l4j0j69i61j69i60j69i61.3131j0j7&ie=UTF-8
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Green_Pass_(Israele)
[3] https://www.money.it/vaccini-creano-le-varianti-Covid-Cosa-dicono-gli-esperti
[4] https://www.blogsicilia.it/oltrelostretto/vaccini-provocano-emergere-varianti-resistenti/623977/
[5] https://www.nature.com/articles/s41591-021-01290-0
[6] https://www.investireoggi.it/news/variante-epsilon-resistente-a-vaccini-e-anticorpi/
[7] https://www.agi.it/estero/news/2020-06-29/coronavirus-fauci-vaccino-immunita-gregge-usa-9015626/
[8] https://www.adnkronos.com/draghi-appello-a-non-vaccinarsi-e-appello-a-morire_36WLBacYnJeGeVs5luxbgX
[9] https://www.lapressa.it/articoli/politica/mattarella-come-draghi-chi-non-si-vaccina-mette-a-rischio-vita-altru
[10] https://comedonchisciotte.org/la-sesta-dose/
[11] https://youtu.be/j-HbFS03j2s
[12] https://comedonchisciotte.org/aridatece-linfluenza-video-speciale-comedonchisciotte/
[13] https://www.usnews.com/news/health-news/articles/2021-09-01/a-sound-bite-reexamined-pandemic-of-the-unvaccinated
[14] https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus/pass-sanitaire
[15] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/09/21/21G00139/sg
[16] https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/televisione/24912675/porta-a-porta-bruno-vespa-sandra-zampa-tamponi-ogni-volta-nuovo-caso-scena-muta.html
[17] https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Tampone-errato-Lamorgese-non-era-positiva-al-Covid-19-68a48829-9c54-4576-a2d0-42ac37110637.html
[18] https://www.businesswire.com/news/home/20200717005397/en/CDC-Coronavirus-Test-Kits-Generate-30-False-Positive-and-20-False-Negative-Results—Connecticut-Pathologist%E2%80%99s-Newly-Published-Findings-Confirm
[19] https://www.nogeoingegneria.com/effetti/salute/i-tamponi-covid-19-producono-fino-al-95-di-falsi-positivi-confermato-dallistituto-superiore-di-sanita/
[20] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/09/21/21G00139/sg
[21] https://www.ispettorato.gov.it/it-it/Documenti-Norme/Documents/Testo-Unico-Dlgs-81-08-edizione-di-luglio-2018.pdf

01.10.2021

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