FABBRICHE DELLA MENZOGNA E DEL FALSO

 Quis custodiet ipsos custodes?

Continua la campagna a mezzo stampa contro Radio Radio. Basandosi sulla logica della verità assoluta, il fenomeno della caccia alle bufale assume sempre più caratteri degenerativi e dalle molte ombre. Un nuovo attacco giunge dal giornale Open, sito online fondato da Enrico Mentana. Attraverso la penna del giornalista David Puente Open ha definito come “disinformazione” i dati statistici analizzati in un nostro articolo sulla mortalità Covid-19 in Gran Bretagna. Tali dati mostravano sostanzialmente la linea piatta delle morti nel Regno Unito, evidenziando l’assenza di un reale picco di decessi per Coronavirus e smentendo l’allarmismo di Repubblica riguardo una presunta crescita delle morti per l’assenza di misure restrittive.

Secondo Open i grafici mostrati da Radio Radio sarebbero viziati dal range temporale preso in esame. Sarebbero stati mostrati soltanto i dati a partire da settembre 2021. In tal modo non sarebbe stato preso in esame, secondo David Puente, il campione statistico relativo al momento delle effettive riaperture degli spazi sociali avvenuto in Gran Bretagna nel periodo di luglio. Soltanto a partire da luglio sarebbe quindi possibile osservare l’incremento significativo dei decessi.

Le accuse di Open appaiono però smentite da un ulteriore approfondimento dei dati. La sostanziale stabilità dei decessi sembra infatti essere confermata anche dall’andamento statistico di lunga durata dei morti per Covid-19. Prendendo in esame infatti la mortalità per Covid-19 in Gran Bretagna dal 1 giugno 2021 si evidenzia un trend già in crescita nonostante il c.d. liberi tutti non fosse ancora stato effettuato: chiara indicazione del fatto che il legame tra chiusure e decessi non risulta affatto così netto come la testata di Puente vorrebbe dedurre.

L’attacco del sito online evidenzia come lo strumento del Factchecking possa divenire una vera e propria arma per screditare concorrenti diretti e informazione non allineata, ponendo dubbi sull’effettiva utilità di un sistema non basato sul dibattito ma sull’idea di una presunta missione di fede, nuovi inquisitori in cerca della loro sola verità. Chi controlla i controllori?

Dati sulla mortalità Covid-19 in Gran Bretagna dal 1 giugno 2021: il trend era già in salita prima del “liberi tutti”

I nuovi “poliziotti” dell’informazione

“Noi viviamo un periodo di grandissima disinformazione. La disinformazione si autoproclama professionista dell’informazione. I truffatori dell’informazione, i criminali dell’informazione sono quelli che si autoproclamano detentori di verità e che ritengono di fare i poliziotti del mondo. Hanno costituito vere e proprie lobby dove si sono eretti a poliziotti del mondo. Cercano di affossare tutti i gruppi, media, blog e giornali liberi, qualsiasi informazione che sia diversa dal loro pensiero unico. Assumono persone per cercare di denigrare, qualche volta di calunniare, i mezzi di informazione che non sono allineati.

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