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31/10/21

LA GUERRA CONTRO LA RUSSIA E LA CINA DISTRUGGERÀ GLI STATI UNITI

 

 ESPERTO:LA GUERRA CONTRO LA RUSSIA E LA CINA DISTRUGGERÀ GLI STATI UNITI


In una possibile guerra con Russia e Cina, gli Stati Uniti hanno poche possibilità di vincere. Questa opinione è stata espressa dall’ex Segretario di Stato aggiunto per gli affari europei ed eurasiatici Aaron Mitchell sulla rivista National Interest.
“In effetti, l’America sarà costretta a combattere gli eserciti che utilizzano le risorse di metà dell’Eurasia. Una tale guerra estenderà eccessivamente le forze dell’esercito americano e forse le esaurirà completamente, “- è così che il politologo ha valutato le possibilità di vittoria per gli Stati Uniti.

Una previsione che suscita orrore negli Stati Uniti: una guerra contro la Russia e la Cina distruggerà gli Stati Uniti.

Gli analisti occidentali continuano a speculare sul futuro oscuro dell’America se questa riuscirà a essere coinvolta in un conflitto militare con Russia e Cina e lanciano l’allarme.

A loro avviso, una guerra su due fronti sarà il più grande incubo per gli Stati Uniti. E Dio non voglia che gli americani vengano coinvolti in uno scontro nucleare con le due superpotenze antagoniste.

Secondo l’esperto di politica estera, Aaron Mitchell, ex assistente segretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici a Washington, la prospettiva di un conflitto militare, se si dovesse verificare, richiederà il massimo sforzo nazionale e investimenti finanziari enormi.

Nel frattempo, l’America, nonostante la sua campagna di ostilità e sanzioni, non è in guerra da molto tempo con gli eserciti delle due superpotenze, le stesse che hanno a disposizione le risorse di quasi metà dell’Eurasia. Una simile scommessa prosciugherebbe la forza dell’esercito americano e richiederebbe sacrifici colossali da parte del popolo americano.

Non solo, il futuro degli Stati Uniti sarebbe in pericolo… e questo è un grande interrogativo!

L’esperto è sicuro che Russia e Cina unite sarebbero in grado di annullare l’egemonia americana.

Ora uno dei compiti chiave della diplomazia americana è impedire che uno scenario del genere si avveri. E Washington non dovrebbe cercare di trattenere la Russia dal Regno di Mezzo. È improbabile che questo funzioni.

L’esperto ritiene che sia necessario posporre la lotta con questi stati nel tempo. Più facile da affrontarli uno per uno separatamente, secondo lui. Ammesso che sia possibile separare l’attuale cooperazione miltare fra le due potenze euroasiatiche.

Mitchell invita a focalizzare l’attenzione sul fattore del probabile aumento della dipendenza economica e politica internazionale della Russia dalla RPC, quale fattore che possa spaventare Mosca e allontanarla da Pechino. Bisogna rendere la Russia un paese pro-europeo, non pro-asiatico, sostiene l’analosta. Quindi sarebbe il caso di far cessare la contrapposizione della UE con la Russia e rivedere la politica delle sanzioni, una politica che spinge Mosca ad avvicinarsi sempre più a Pechino.

In poche parole, si raccomanda di applicare il principio del divide et impera per indebolire i russi e i cinesi, dividerli e contrapporli per la gioia degli americani.

L’esperto ricorda che, secondo le previsioni, l’economia cinese sarà 1,5-2 volte più grande di quella americana entro il 2030 e la popolazione sarà 4 volte più grande. Le forze armate della RPC saranno più forti dell’esercito americano.

Quanto alla Russia, non bisogna sottovalutarne l’importanza, adducendo problemi demografici ed economici. Mitchell ricorda che la leadership russa sta perseguendo una politica volta a tutelare gli interessi nazionali del Paese, contraria agli interessi degli Stati Uniti.

Esercitazioni integrate russo/cinesi

Aggiungi a questi enormi territori, una popolazione piuttosto ampia e uno dei più grandi arsenali nucleari del mondo.

Russia e Cina con la loro esistenza legano le mani degli Stati Uniti sulla scena mondiale. E questo problema non può essere risolto aumentando le spese militari ma cambiando politica.

Mitchell riflette su come ingannare le grandi potenze euroasiatiche. Una delle opzioni è attirare la Russia dalla loro parte, come fecero gli anglosassoni all’inizio del secolo scorso. Solo che ora Mosca non ne ha bisogno.

Oppure un’altra opzione è quella di dirimere le controversie con Pechino per poter aumentare la pressione su Mosca.

E infine, la terza opzione e la migliore, secondo l’esperto americano, è quella di coinvolgere Russia e Cina nella risoluzione dei problemi internazionali. Come, ad esempio, il cambiamento climatico per prevenire o mitigare i conflitti.

Solo che lo stesso Mitchell osserva, che la Cina non può più essere contenuta e la Russia non può essere conquistata dalla sua parte. Il tempo è passato, lo scenario internazionale è cambiato e la superpotenza americana non è più quella di una volta.

In precedenza, l’ex assistente del segretario alla Difesa, Elbridge Colby, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero prepararsi alla guerra con la Cina se Pechino decidesse di impadronirsi di Taiwan. Colby ha affermato che le prospettive di una guerra USA-Cina su Taiwan stanno diventando sempre più chiare man mano che la Repubblica popolare cinese costruisce il suo potere militare nella regione.

E questa evidenza sta diventando un vero problema per Washington: un mal di testa per i politici lungimiranti e una poca consapevolezza per gli sciocchi come Joe Biden o Kamala Harris.

Nota: Quest’ultimo presidente, tra l’altro, è la personificazione della russofobia, del cinismo e del doppio standard della politica statunitense.

Fonte: National Interest

Traduzione e nota: Luciano Lago

6 COMMENTI
  • BACKWARD
    Inserito alle 14:28h, 30 Agosto RISPONDI

    E quindi? Crediamo davvero che Cina e Russia siano potenze alternative? O piuttosto competitrici all’interno del medesimo sistema tecnocratico?

    • GIORGIO
      Inserito alle 19:02h, 30 Agosto RISPONDI

      Saranno pure competitrici all’interno del medesimo sistema tecnocratico (soprattutto la Cina) …….
      ma Russia e Cina non impongono ad altri popoli il loro modello economico e culturale (liberal democrazia e capital globalismo) …..
      Russia e Cina non hanno 800 basi militari sparse per il mondo ……
      Russia e Cina non occupano militarmente e politicamente l’Italia e l’occidente dal 1945 …..
      Russia e Cina non hanno fomentato centinaia tra golpe, rivoluzioni colorate, assassinio di leader politici a lor invisi …….
      mi fermo qui …… ma volendo potrei continuare ad elencare le infinite nefandezze commesse dei liberal democratici anglo americani e sionisti a danno dei popoli ………

  • EUSEBIO
    Inserito alle 19:05h, 30 Agosto RISPONDI

    La Cina supererà il PIL USA molto prima del 2030, nei primi sei mesi del 2021 il PIL è cresciuto del 12%, a fina anno potrebbe crescere del 8-9%, passando da un PIL aggregato con Hong Kong di circa 17 trilioni di dollari ad oltre 18, mentre il PIL USA secondo l’FMI potrebbe crescere anche del 7% nel 2021 ma l’anno scorso aveva preso una grossa legnata a causa della pandemia quindi non dovrebbe andare molto sopra i 20 trilioni di dollari.
    Probabilmente in un paio di anni la Cina supererà gli USA come PIL e già adesso li supera nelle forze armate tranne che per le portaerei e nel numero di testate nucleari.
    Comunque se i cinesi dovessero dotare di missili balistici intercontinentali tutti i silos che stanno approntando nel deserto del Gobi potrebbero avvicinarsi alle mille testate, aiutati dalla società russa Rosatom.

  • ATLAS
    Inserito alle 05:46h, 31 Agosto RISPONDI

    ma Russia e Cina saranno veramente unite nel combattere il male democratico ? Come un calabrese è capace di passare informazioni all’antimafia e un siciliano no, anche la Cina è capace di tradire. La Russia no. E i giudei sono sempre in movimento, da cattivi profittatori quali sono; e sono sempre stati

  • ANTONIO
    Inserito alle 18:57h, 31 Agosto RISPONDI

    i cinesi han 300 milioni di soldati e 200 milioni di soldatesse,
    Good Luck Amerika

    • GIORGIO
      Inserito alle 09:32h, 01 Settembre RISPONDI

      Aggiungo ….. e sono molto più motivati rispetto ai demo-sciati yankee …….. (il copyright della definizione è di Rossi) …….

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