L’ISTITUTO DI FAUCI RENDE CONTO AL CONGRESSO SULL’ORIGINE DEL SARS COV 2

 

L’ISTITUTO DI FAUCI RENDE CONTO AL CONGRESSO SULL’ORIGINE DEL SARS COV 2

L'ISTITUTO DI FAUCI RENDE CONTO AL CONGRESSO SULL'ORIGINE DEL SARS COV 2

L’origine del Sars Cov 2 rimane tuttora avvolta nel mistero. Per oltre un anno infatti ci era stato fatto credere che la diffusione del virus fosse frutto di un evento naturale del tutto casuale. Ora però, molto lentamente, si stanno accumulando nuove prove che puntano verso un’altra direzione.

La lettera dell’Istituto di Fauci al Congresso

Si tratta dell’ipotesi che il Sars Cov 2 possa essere invece un virus creato artificialmente, uscito più o meno consapevolmente da un laboratorio. Negli Stati Uniti il dibattito è entrato nel vivo con i documenti rilasciati dall’Istituto Nazionale di Sanità, quello presieduto dall’immunologo Anthony Fauci, con cui si svelava l’esistenza di un progetto di studio sul coronavirus da pipistrelli.

Questo studio è stato condotto dall’organizzazione americana no profit Eco Health Alliance con la collaborazione dell’Istituto di virologia di Wuhan nel periodo tra il 2014 e il 2019, ricevendo 3 milioni di dollari di finanziamenti dal dipartimento guidato da Fauci.

Recentemente l’Istituto Nazionale di sanità americano ha inviato una lettera ai Repubblicani del Congresso statunitense che avevano chiesto chiarimenti in merito. Nel testo viene negata con forza qualsiasi tipo di correlazione tra l’oggetto della ricerca finanziata all’Istituto di virologia di Wuhan e la comparsa successiva del Sars Cov2.

Il tira e molla tra Fauci e la Eco Health Alliance

Tuttavia nella stessa lettera emerge con chiarezza come lo stesso Istituto guidato da Fauci non avesse, e non ha tutt’ora, una chiara contezza dei contenuti e delle modalità di questo progetto sperimentale.

Nella lettera si ammette infatti che:

La Eco Health Alliance stava testando se le proteine spike dei coronavirus di pipistrello presenti in natura, che circolano in Cina, fossero in grado di legarsi al recettore ACE2 umano. In questo esperimento limitato, i topi di laboratorio infettati da questo coronavirus del pipistrello sono risultati essere maggiormente malati rispetto allo standard”. Tale evento viene descritto dallo stesso Istituto come “un risultato inaspettato”.

Nel seguito della lettera sembra poi che l’agenzia di Fauci voglia scaricare le proprie responsabilità sulla EcoHealth Alliance. Quest’ultima, secondo l’Istituto americano, non avrebbe infatti fornito un ultimo rapporto dettagliato sulla ricerca, che avrebbe dovuto dare informazioni rilevanti sulla necessità di adottare nuove misure per tutelare la biosicurezza.

La Eco Health Alliance ha però negato di aver ricevuto una tale richiesta, sostenendo che l’Istituto a guida Fauci ha continuato a finanziare il progetto fino al 2020, quando, dopo la diffusione del virus, il Presidente Trump ne ha decretato la sospensione.

Un esperimento Gain of Function

Quello che però non risulta ancora del tutto chiaro è se il progetto americano a Wuhan rientri nella categoria definita Gain of Function. Si tratta in sostanza di esperimenti, nel campo della virologia, che hanno l’obiettivo di generare nuovi virus con maggiore virulenza, trasmissibilità e patogenicità rispetto a quelli conosciuti, e soprattutto pericolosi per l’essere umano.

Il giornale di inchiesta The Intercept ha raccolto la testimonianza di diversi scienziati americani e in maggioranza si sono detti concordi nel descrivere il progetto dell’agenzia americana come Gain of Function. Tale modalità sperimentale è giudicata estremamente pericolosa in ambito scientifico per il rischio di fuoriuscite di virus altamente dannosi, e gli Stati Uniti avevano vietato qualsiasi finanziamento pubblico per questi esperimenti tra il 2014 e il 2017.

Ora sappiamo che un’agenzia federale americana ha finanziato un progetto su un coronavirus di pipistrello nell’Istituto di virologia di Wuhan. Sappiamo poi che con grande probabilità si è trattato di una modalità sperimentale Gain of Function, quindi per testare un nuovo tipo di coronavirus altamente pericoloso e contagioso.

Sappiamo poi che a distanza di pochi mesi, nella stessa città di Wuhan, un nuovo coronavirus di pipistrello ha scatenato l’emergenza sanitaria che conosciamo. È sempre più difficile credere ad un insieme di coincidenze casuali.

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