SVEZIA: STOP AL VACCINO MODERNA A TEMPO INDETERMINATO
Nuovi aggiornamenti sul vaccino Moderna. La Svezia ha infatti annunciato lo stop a tempo indeterminato della somministrazione del vaccino Moderna per tutte le persone sotto i 30 anni.
Rischio miocardite troppo alto per i giovani
L’annuncio è arrivato dall’autorità sanitaria svedese, a causa di quello che riferiscono essere un rischio aumentato di miocarditi e pericarditi, in particolare per i giovani uomini sotto i 30 anni. Si tratta di un aggiornamento rispetto alla decisione precedente, che aveva visto la Svezia sospendere inizialmente Moderna fino al 1 dicembre.
Le autorità sanitarie svedesi riferiscono che la decisione si basa su dati raccolti nel corso degli ultimi mesi che tuttavia non sono ancora stati pubblicati su riviste scientifiche.
Non ‘è chiaro rapporto rischio beneficio
Tuttavia già la pubblicistica esistente dimostra come il rischio di miocardite post vaccino aumenti al diminuire dell’età. Era stato lo stesso virologo Roberto Burioni a citare recente il lavoro scientifico condotto in Israele su un campione di 2,5 milioni di persone. La ricerca aveva riportato 2,5 casi di miocarditi ogni 100mila somministrazioni, cifra che tuttavia quadruplicava guardando gli under 30.
Lì, i casi arrivavano a 10 ogni 100mila somministrazioni. Secondo la Svezia il rischio di complicanze da Covid per i giovani sarebbe quindi altrettanto basso di un potenziale effetto avverso da vaccino e per questo motivo non esisterebbe un chiaro rapporto rischio beneficio.
Le differenze tra Nord Europa e Italia
La decisione svedese segue quindi la linea di prudenza che diversi altri Paesi del nord Europa stanno decidendo di adottare per la gestione della campagna di vaccinazione. Lo stop a Moderna per i giovani era infatti recentemente arrivato anche in Finlandia, in Danimarca e in Norvegia.
Paesi a cui si era poi unita anche l’Islanda lo scorso 9 ottobre, dove il vaccino Moderna è stato bloccato non solo per i giovani, ma per tutti i cittadini. Si tratta di un approccio completamente diverso rispetto a quello adottato in Italia, dove i vaccini sono stati presentati da sempre come unica arma di salvezza per il Covid per qualsiasi cittadino di qualsiasi età.
Nei Paesi nordici invece si è deciso di tenere conto della natura asimmetrica del virus, che colpisce con particolare pericolosità persone con un’età media di circa 81 anni, passando invece nei nella grande maggioranza dei casi in maniera asintomatica o paucisintomatica.
Uno scenario confermato in tutti i bollettini forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. Vietando Moderna per gli under 30 si prende atto che il Covid non rappresenta un pericolo imminente per i giovani, evitando di sottoporli ad un farmaco sui cui effetti a medio e lungo termine c’è ancora molto da scoprire.
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