Green pass, Granato entra senza in Senato: “Mi rifiuto di esibirlo”: I BANCHIERI E L'USUROCRAZIA SONO AL DI SOPRA DEL SISTEMA ELETTORALE ED ELETTIVO.

 

Green pass, Granato entra senza
in Senato: “Mi rifiuto di esibirlo”

La senatrice di Alternativa C'è, espulsa dal M5s, è stata fermata e segnalata davanti agli uffici interni: "Green pass serve solo a obbedire, va eliminato"

Green Pass, la Granato entra in Senato senza mostrare il certificato: "mi rifiuto di esibirlo"
Green Pass, la Granato entra in Senato senza mostrare il certificato: "mi rifiuto di esibirlo" La senatrice di Alternativa C'è è stata poi fermata e segnalata davanti agli uffici interni POLITICA (Roma). E' entrata in Senato senza mostrare a nessuno il suo green pass, per poi essere fermata e segnalata all'ingresso del suo ufficio a Palazzo Madama. E' cominciata ufficialmente la battaglia della senatrice Granato di Alternativa C'è che, nonostante sia in possesso del certificato verde, si rifiuta di mostrarlo. "Il green pass è un certificato di obbedienza, per questo motivo mi rifiuterò di esibirlo all'ingresso di Palazzo Madama", ha sottolineato entrando. "Ho presentato degli emendamenti per cambiare il super green pass. Se a nessuno dei firmatari gli verrà data la possibilità di partecipare alla discussione in commissione, decadranno automaticamente – ha continuato -. Io mi rifiuterò di presentarlo e vediamo cosa mi diranno. Sono contraria al certificato perché non è una misura che certifica la sicurezza sul posto di lavoro ma impone l'obbedienza ai cittadini, reprimendoli. E' inutile e da eliminare". (Davide Di Carlo/alanews)
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newsbyDavide Di Carlo19 Ottobre 2021



È entrata in Senato senza mostrare a nessuno il suo Green pass, per poi essere fermata e segnalata all’ingresso del suo ufficio a Palazzo Madama. Così è cominciata ufficialmente la battaglia della senatrice Bianca Laura Granato di Alternativa C’è. Che, nonostante sia in possesso del certificato verde, si rifiuta di mostrarlo.

“Green pass? Un certificato di obbedienza”

Il Green pass è un certificato di obbedienza – ha attaccato Granato –. Obbedienza a un esecutivo rispetto al quale mi sono già espressa, votando contro la fiducia. Questo ha provocato la mia espulsione dal Movimento 5 Stelle. Ma è assurdo che all’interno delle due Camere, che sono organi del potere legislativo, venga imposta una misura derivante da un decreto. Che è un atto unilaterale del potere esecutivo“.

Per questo motivo mi rifiuterò di esibirlo all’ingresso di Palazzo Madama“, ha sottolineato Granato entrando in Senato. “Ho presentato degli emendamenti per cambiare il super Green pass. Se a nessuno dei firmatari verrà data la possibilità di partecipare alla discussione in Commissione, decadranno automaticamente. Quindi l’atto di non consentirmi l’accesso alla Commissione automaticamente limiterà l’esercizio del mio mandato“.

I motivi della battaglia di Bianca Laura Granato

Io sono una dei pochi, pochissimi parlamentari di opposizione che ci sono al momento – ha ricordato la senatrice Granato –. Io mi rifiuterò di presentare il Green pass, vediamo cosa mi diranno. In teoria il Collegio dei senatori questori ci spiegava che saremmo stati invitati a non accedere. Ora vediamo cosa succederà“.

E la battaglia di Bianca Laura Granato, ex M5s proprio in virtù delle sue posizioni sulla pandemia, continua. “Sono contraria al Green pass – ha evidenziato –, perché non è una misura che certifica la sicurezza sul posto di lavoro. Bensì impone l’obbedienza ai cittadini, reprimendoli. Riguarda infatti delle misure di carattere sanitario che sono comunque facoltative e che non garantiscono dalla circolazione dei contagi. È una misura inutile e da eliminare“.

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