Tre secchi no alla proposta di Assemblea costituente avanzata dal senatore Marcello Pera
9 Luglio 2012 | 0 comments
Da diverse parti politico-culturali vengono critiche drastiche alla proposta avanzata dal senatore Pera https://www.c3dem.it/1940
Critici Ugo De Siervo (“La Costituente che non serve”, La Stampa del 7 luglio 2012), Gianni Ferrara (“La Costituente abolisce la Costituzione”, il Manifesto del 6 luglio 2012), Massimo Villone (“La Costituzione, come se non ci fosse”, il Manifesto del 7 luglio 2012).
Per Ugo De Siervo, docente di Diritto costituzionale a Firenze, “non è minimamente credibile che tutto ciò che è avvenuto di tanto discutibile sul piano istituzionale nella presente legislatura possa essere addebitato alla nostra Costituzione e non alla cattiva politica di tanti”. E gli appare paradossale che “gli stessi soggetti che non hanno usato in modo corretto ed efficace i grandi poteri di cui disponevano”, e che neppure sanno trovare risposte efficaci alle loro specifiche responsabilità di riforma della politica,”adesso scoprono che la colpa di tutti i guai è la Costituzione”. De Siervo conclude: “Il vero problema non sono nuove regole costituzionali, ma l’urgente necessità di un deciso miglioramento della qualità progettuale espressa dalle diverse forze politiche, con il recupero effettivo del primato degli interessi comuni”.
Gianni Ferrara, costituzionalista, professore emerito alla Università La Sapienza si Roma, definisce la proposta del senatore Pera “un progetto eversivo”, che mira “a sostituire la Costituzione vigente, ad abrogarla”, addirittura “un cavallo di Troia per abolire la natura solidale e sociale del nostro patto repubblicano”. Scrive: “La proposta di un’assemblea costituente implicherebbe la redazione di un intero testo costituzionale, abrogativo anche della Prima Parte della Costituzione vigente, quella dei principi fondamentali, dell’eguaglianza materiale, dei diritti, anche di quelli sociali”. Di qui il “sospetto” di ferrara: “Con i tempi che corrono, con i tagli del finanziamento del welfare, con la compressione massiccia dei diritti sociali, non è che il compito previsto per l’assemblea costituente che propone sia proprio quello di redigere una costituzione che liberi le classi dominanti dalle conseguenze dall’eguaglianza sostanziale, dall’efficacia dai diritti sociali, dalle domande della democrazia incompatibili col capitalismo neoliberista?”.
Per Massimo Villone, docente di Diritto costituzionale a Napoli, “la proposta del senatore Marcello Pera sull’elezione di un’assemblea costituente è pericolosa perché illegittima e grottesca. Dettata da un ceto politico in disarmo”. Anche per Villone, come per De Siervo, la proposta Pera viene “da un ceto politico senza qualità che da più di vent’anni contrabbanda come debolezza della Costituzione l’incapacità di governare con efficacia il cambiamento, e persino di svolgere il proprio ruolo con dignità e onore”.
L’articolo di Ugo De Siervo in:
L’articolo di Gianni Ferrara in:
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120706/manip2pg/15/manip2pz/325439
L’articolo di Massimo Villone in: http://www.esserecomunisti.it/?p=45520
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