Fisco, Draghi: "Il governo va avanti, non segue il calendario elettorale. Nessuna tassa patrimoniale"
"Il governo va avanti. La sua azione non può seguire il calendario elettorale, perchè deve seguire quello delle riforme del Pnnr. Non c'è nessuna patrimoniale sulla casa". A rispondere alle parole di Matteo Salvini sulla revisione della rendita catastale è il premier Mario Draghi. Durante la conferenza stampa convocata al termine dei lavori al vertice informale Ue-Balcani occidentali a Brdo, in Slovenia, il presidente del Consiglio è intervenuto sulla polemica sollevata dal leader del Carroccio dopo che i ministri del suo partito hanno disertato il Cdm che ha approvato la legge delega fiscale.
Draghi ha poi spiegato che con la revisione della rendita catastale è stata fatta "un'operazione di trasparenza per riequilibrare il carico fiscale. Ci sono tante persone che pagano troppo e tante che pagano meno di quello dovuto". Poi, rispetto a una possibile crisi di governo, il premier ha detto: "Ieri o l'altro ieri ho detto chiedete a Salvini. Oggi lui ha parlato e ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione: ci vedremo nei prossimi giorni".
Le bollette
Rispetto all'aumento delle bollette di luce e gas, il premier ha spiegato: "A parte la determinazione a proseguire la strategia di mitigare i costi sociali di questi aumenti dei prezzi tenendo in mente la sostenibilità del processo, bisogna pensare a misure di tipo strutturale, su questo stiamo riflettendo". Una riflessione, ha annunciato, che "avrà luogo all'interno della legge di bilancio, lì vedremo le varie possibilità". Inoltre, ha precisato Draghi, "di energia si è parlato molto rapidamente" durante il vertice informale in Slovenia. "La presidente ad Atene - ha ricordato - aveva ventilato la possibilità che la Commissione potesse acquisire un ruolo di acquirente comune come per i vaccini, concetto accolto molto favorevolmente da tutti. La prossima settimana o la successiva la commissione presenterà una proposta che poi dovrà essere discussa al consiglio Ue. L'aumento dei prezzi dell'energia che stiamo sperimentando in Italia - ha concluso - è problema di tutti, come al solito più poveri sono più il pronlema è grave. Anche tra i Paesi balcanici c'è grande preoccupazione".
La Nato e l'Europa
Il presidente del Consiglio ha poi affrontato le questioni di politica internazionale. "La Nato - ha osservato - sembra molto meno interessata, dal punto di vista geopolitico, all'Europa e alle zone di interesse dell'Europa. Ha spostato le aree di interesse verso altre parti del mondo". Questo perchè "il ritiro dall'Afghanistan per il modo in cui è stato deciso, comunicato ed eseguito e il cambio di intenzioni che ha riguardato il contratto tra l'Australia e la Francia per la fornitura di alcuni sottomarini nucleari scartati per sottomarini di produzione americana - e qui intendo non solo la sostanza, ma il modo in cui è stato comunicato - sono due messaggi molto forti, che ci dicono che la Nato sembra meno interessata dal punto di vista geopolitico all'Europa".
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Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che "se l'Europa non ha una politica estera comune è molto difficile che possa avere una difesa comune. Ci si può arrivare all'interno dell'Ue o con alleanze tra vari Paesi dell'Ue. Il primo modo di far questo è di gran lunga preferibile, perché manterremmo uno schema sovranazionale invece di uno schema di alleanze intergovernative". E secondo Draghi la difesa Ue non indebolirebbe la Nato: "Non credo che qualunque cosa nasca fuori dalla Nato indebolisca la Nato e indebolisca l'Europa. Questo problema nasce dal fatto che molti, se non tutti i Paesi, hanno la sensazione di aver perso centralità geopolitica all'interno della Nato. Qualcosa di complementare alla Nato rafforza la Nato e l'Europa".
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Mario Draghi ed Emmanuel Macron, a margine del vertice Ue in Slovenia, hanno discusso della conferenza sulla
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